SECONDA INTERVISTA INEDITA : AROLDO LATTARULO

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Aroldo Lattarulo è da vent’anni impegnato, professionalmente, nell’insegnamento del Mentalismo e delle materie connesse: comunicazione, stratagemmi comportamentali, linguaggio non verbale, errori della percezione, dettagli psicologici spesso trascurati. Autore di un’opera su Rol divisa in 2 volumi : “Gustavo Adolfo Rol – Solo un mentalista?” e “Gustavo Adolfo Rol – Indagine sugli esperimenti”, che abbiamo trattato in due parti anche qui nel blog come testimonianza sincera e disinteressata.

Una premessa ed una considerazione sono doverose. Come ben sapete, attraverso il sito di Franco Rol (http://www.gustavorol.org/index.php/it/) e nelle sue pubblicazioni vi è una disamina dei testi pubblicati su Rol, con indicazioni sull’attendibilità delle fonti, errori, con un ordine consigliato di lettura per comprendere appieno non solo “gli esperimenti”  ma, ben più importante, la “filosofia” o “dottrina” che dir si voglia, la quale è alla base di tutto. Personalmente considero doveroso leggere le 2 pubblicazioni di Aroldo Lattarulo, non perché riteneva o ritiene… leggerete poi… ma perché fornisce una disamina attenta, un’analisi tecnica degli esperimenti, fornendo spiegazioni che non sono illusioni verbali come è  accaduto con altri addetti al settore, ma strumenti che “armano” di argomenti, suffragati da un tecnico, da opporre agli scettici.

 

A fine intervista troverete i link dei post ai 2 volumi che raccomandiamo di tenere tra i libri per comprendere l’universo Rol (Franco Rol, Lugli, Ferrari, Mercante, Perotti ecc.). Ringraziamo sentitamente Aroldo Lattarulo per aver concesso questa “corposa” e  bellissima intervista al blog, con riflessioni personali dell’uomo e del mentalista, insomma a 360° gradi.

Cominciamo…

 

INTERVISTA INEDITA : AROLDO LATTARULO

 

 

1)   Nel cinema, nei migliori film spesso si parte dalla fine, faremo anche noi così. COSI’ COME RIFERITO NELLE TESTIMONIANZE NON SONO REPLICABILI DA UN ILLUSIONISTA NELLA STESSA MANIERA E CONDIZIONI e poi ha concluso nella parte finale della pubblicazione sugli esperimenti : “Questa è la mia opinione attuale, nulla toglie che in futuro si rafforzi la convinzione o in virtù di altre informazioni  io  riveda la mia posizione.”  E’ cambiato qualcosa ad oggi?

      In mancanza di novità, non ho cambiato opinione. Direi, anzi, che col passare del tempo e con l’assoluta staticità delle confutazioni scettiche – delle quali ho tentato di far notare l’illogicità – potrei dire di propendere maggiormente verso l’ipotesi della genuinità dei fenomeni prodotti dal dottor Rol.  In altre parole, nel momento in cui gli scettici sostengono che i fenomeni raccontati non sono veri perché impossibili, si crea una deduzione fallace dal punto di vista logico. Se si vuole discutere sulla possibilità di alcuni fenomeni – e quindi sulla veridicità dei racconti dei testimoni – stabilire a priori la loro impossibilità impedisce la discussione, e crea pertanto un’argomentazione non-logica in se stessa. In mancanza costante di argomentazioni scettiche logiche, pertanto, le probabilità a favore della onestà del dottor Rol appaiono sempre maggiori.

 

2)    Non me ne vogliano le altre categorie … ma il prestigiatore quando lo guardo so che simulerà delle magie e mi diverte, l’illusionista è ancor più divertente per la raffinatezza e la complessità metodologica dell’effetto finale, ma io che sono un appassionato estimatore di Ekman e delle micro espressioni facciali mi rendo conto che il mentalista rappresenta un’élite, sfrutta la psicologia, sa di biologia per indurre, condizionare ecc, quindi mi affascina più di tutti e mi destabilizza, ma possibile che Rol potesse rientrare in una di queste categorie semplicemente perché il suo pubblico è una persona normale come me e quindi suggestionabile ?

       Non vorrei deluderti, caro Marco, ma è necessario chiarire un equivoco contenuto nella tua domanda. A differenza di quanto pensi, per realizzare effetti di mentalismo non è affatto necessario essere esperti di lettura delle micro espressioni, di psicologia, di biologia o di altre materie scientifiche. I mentalisti usano metodi che derivano dall’illusionismo, semplicemente. La bravura dei mentalisti sta nel riuscire a far credere di possedere conoscenze scientifiche che, in realtà, non hanno (nella stragrande maggioranza dei casi) o che, se le hanno, comunque non servirebbero a nulla per la realizzazione delle loro performance. È per questo che, oggi come oggi, nel mondo proliferano così tanti “mentalisti”. Alcuni sono colti e raffinati, altri sono di scarsa cultura. Le conoscenze alle quali fai riferimento sono del tutto irrilevanti, insomma. Chi acquista un libro di effetti di mentalismo non trova spiegazioni psicologiche o biologiche, ma semplicemente il “come” simulare un fenomeno in realtà inesistente.

       Questa precisazione mi consente di sottolineare, come ho fatto nei due libri, quanto il “fenomeno Rol” sia anni luce distante da qualsiasi “mentalista”, passato e presente. Se il pubblico vede che un mentalista riesce a “leggere nella mente” di una persona, non per questo poi crede che quel performer sia in grado di farlo davvero. Si sa che è uno spettacolo, si sa che il mentalista, in realtà, non ha alcun potere magico o paranormale. Proprio per questo motivo, nessun mentalista potrebbe seriamente sperare di farsi passare per “vero”, o per “real”, come si dice. Il dottor Rol, invece, si pone su un piano totalmente diverso. I testimoni, pur consci dell’esistenza degli illusionisti, riconoscono a Rol la capacità di realizzare fenomeni realmente straordinari. Insomma, Rol e i mentalisti si posizionano su livelli contrastanti, più ancora che incompatibili.

 

3)    Qual è stata la prima volta che ha “conosciuto Rol” letterariamente e da uomo-professionista qual è stata la prima impressione?

       La prima volta che ho iniziato ad occuparmi del dottor Rol è stato nel 1994, quando Marcello Truzzi, un amico italo-americano, mi chiese informazioni su di lui, dall’America. Marcello era un appassionato di mentalismo e, soprattutto, un uomo di grande cultura, senza pregiudizi. Voleva sapere il più possibile su Gustavo Rol. Per rispondere alle sue domande… ho iniziato ad interessarmi al fenomeno. Non nascondo di essere stato anch’io nella fase semplicistica del “Rol era ovviamente un prestigiatore”. Anzi, credo di aver accennato a Gustavo Rol in uno dei miei primi libri sul mentalismo, dando quasi per scontato che lui facesse parte della schiera. Ovviamente, nel momento in cui ho iniziato a ragionare seriamente sul fenomeno… la posizione semplicistica non mi è più sembrata adeguata, né intelligente. 

 

4)  Credo che le sue pubblicazioni abbiano giovato a contrastare l’accanimento terapeutico degli scettici, si ammirano l’onesta intellettuale e la capacità pur non sbilanciandosi, di dare informazioni a sostegno che Rol fosse genuino in base agli elementi noti delle testimonianze, ma l’uomo Lattarulo, non il professionista, il professore, ha avuto un effetto WOW leggendo una testimonianza? Se sì, di quale delle 49 possibilità di Rol e perché?

      Per abitudine mentale, non ci sono avvenimenti che mi esaltano particolarmente. Il tutto deriva dalle mie convinzioni religiose. Sono cristiano – per quanto non dei migliori, diciamo così – e dopo la creazione del tutto dal nulla e la resurrezione di Cristo… non credo che ci possa essere ormai nulla che possa farmi gridare Wow!  I fenomeni raccontati dai testimoni di Rol sono oltremodo interessanti, perché possono gettare una luce su possibilità non comuni. Ma la nostra stessa esistenza è “non comune”, e sono infinite le cose che ancora non conosciamo e che, al momento, sono addirittura impensabili. La realtà è molto più variegata, più vasta di quanto ora sappiamo. Lo stesso progresso scientifico dà torto proprio a coloro che si atteggiano a io-ho-capito-tutto.

 

5)   Una cosa detta è che se Rol fosse stato un prestigiatore doveva tranne nei casi di micromagie avere un ingombro che andava ben oltre la sua persona, gli illusionisti hanno bisogno di una serie di “aiuti” ancora più ingombranti, il mentalista conta sulle sue attitudini e background in materie psicologiche, biologiche ecc, c’è un elemento che l’ha fatto propendere verso gli scettici?

      A questa domanda posso rispondere brevemente. Ero propenso a credere negli scettici – che poi, avere fede nello scetticismo è una sorta di ossimoro – quando ancora non avevo valutato bene il fenomeno. Insomma, più il fenomeno Rol è conosciuto superficialmente e valutato pregiudizialmente, e meno appare reale. Il che vuol dire che più lo si esamina a fondo e più lo scetticismo appare poco fondato.

 

6)   Facciamo gli scettici negazionisti aprioristicamente; quale delle possibilità di Rol ritiene più facile e quale più difficile da replicare?

      Non credo che si possa fare una graduatoria di “difficoltà”. Ogni fenomeno che va oltre il (riconosciuto) possibile ha lo stesso valore. Mi spiego con un esempio. Immaginiamo di parlare con un greco del 600 a.C. e di chiedergli cosa lo impressionerebbe di più, se parlare con una persona distante mille chilometri o riuscire ad andare in volo da Atene a Sparta. Entrambe le cose, per noi, oggi, sono del tutto naturali, ma per lui, essendo impossibili, avrebbero lo stesso grado di “difficoltà” e quindi sarebbe meravigliato allo stesso modo nel vederle realizzate. Tutto quello che non conosciamo e che si situa oltre il nostro orizzonte di comprensione è ugualmente “difficile”, fino alla sua realizzazione.

 

7)   Sarebbe possibile, se fosse vero, che Rol per 70 anni, quindi anche in età avanzata, riuscisse sempre ad essere impeccabile nei suoi “inganni”?

      L’ho già scritto nei libri. È impensabile che un prestigiatore riesca a turlupinare tutti in tutte le occasioni, passando per “vero”. Il mondo, per fortuna, è molto severo nei confronti dei ciarlatani. Rol  ha proposto se stesso nella stessa veste “real”, genuina, per decine di anni. Le probabilità di essere “scoperto” giocavano tutte a suo sfavore. E invece, sembra proprio che lui abbia superato senza problemi questo ostacolo.

 

8)  Sicuramente sa che Rol utilizzava gli esperimenti per un fine più grande, spirituale, quindi erano un mezzo, si è mai interessato ai concetti di coscienza sublime o spirito intelligente? Se sì, cosa ne pensa?

     Mi ricollego ad una risposta precedente, quando affermavo di credere nel cristianesimo. Vedere Gesù Cristo come punto di riferimento totale porta a considerare tutte le altre terminologie (coscienza sublime, spirito intelligente, intelligenza universale, sapienza cosmica, ecc.ecc.) come semplici corollari di un collegamento personale con Dio. Senza voler far torto a nessuno, non mi emoziona e non mi coinvolge il parlare di concetti astratti e necessariamente indefiniti, nel momento in cui credo in una Storia reale, con nomi, date ed avvenimenti, che conduce ad un rapporto personale e non semplicemente teorico (o simbolico o intellettuale o filosofico) con Dio.

 

9)   Per concludere noi ci auguriamo di sì, ma ci potrebbe essere un nuovo progetto su Rol, una terza pubblicazione?

      Se ci sarà un terzo volume, sarà soltanto per diletto intellettuale personale. I miei primi due volumi su Rol sono stati acquistati molto più dagli scettici che da coloro che sostengono la memoria di Rol. Avrei invece voluto che succedesse il contrario. Credo che chi è convinto della genuinità di Rol abbia bisogno di sapere perché il dire che Rol era un semplice prestigiatore (o mentalista) sia un ragionamento debole, inconsistente, pieno di errori logici e sociologici.  I sostenitori di Rol avrebbero bisogno di sapere cosa rispondere agli scettici, sotto questo punto di vista. Ma pare che la questione degli argomenti pro o contro Rol interessi più gli scettici che i sostenitori. Per questo un terzo volume non mi pare molto urgente, né particolarmente utile alla causa di Rol, visto che molti dei destinatari naturali non sembrano particolarmente interessati alla questione.

 

Si conclude così questa seconda intervista inedita e ringraziamo Aroldo Lattarulo che ci ha permesso di conoscere piu’ da vicino sia l’uomo, sia il professionista, ci rincuora che gli scettici siano tra i principali acquirenti dei 2 volumi, in quanto la loro mancata replica ci fa capire che l’illusionismo verbale è un mezzo potente  ma se non suffragata da argomentazioni solide avrà sempre fondamenta instabili. Di seguito vi riporto i link dove esamino brevemente i 2 volumi dell’autore. Mi auguro che abbiate gradito il tutto alla prossima…..

https://michiamorol.altervista.org/aroldo-lattarulo-prima-parte/

https://michiamorol.altervista.org/aroldo-lattarulo-seconda-parte/