Dialoghi tratti da “Rol mi parla ancora”
L’INCONSCIO
“Ognuno di noi è un iniziato che possiede in sé lo Spirito intelligente, la scintilla della conoscenza, che è la scintilla divina. Non esistono persone prescelte cui è in particolare aperta la via della conoscenza perché la magia fa parte della vita di ognuno di noi.
“Per percepire l’invisibile ci vuole l’intuizione. Anche i presentimenti sono delle percezioni, delle vibrazioni, prese dalla corrente universale della vita. Quando si desidera veramente qualcosa con tutto il proprio essere, si scatena una forza dell’universo, forza che tutti posseggono.
“Non è solo l’uomo a possederla, anche un animale, un minerale, un vegetale, posseggono lo Spirito intelligente, e tutto ciò che è sulla terra non cessa di trasformarsi, perché la terra è un essere vivente e anch’essa ha un’anima.
“Noi facciamo parte di essa, anche se non sempre ci rendiamo conto che essa lavora sempre a nostro favore. Dobbiamo vivere la parentesi terrena serenamente, con un rispetto maggiore per la nostra e altrui vita.
“Dobbiamo meritarci e raggiungere la serenità giorno dopo giorno, scuotendoci di dosso i troppi impegni che molte volte sono solo inganni e pregiudizi con cui vogliamo illuderci di essere creature eccezionali, preziose, irripetibili.
“Lo sai che il cervello dell’uomo lavora anche quando dorme, per la filosofia induista è la coscienza cosmica da cui tutto deriva e a cui tutto si riconduce.
“Il nostro inconscio di notte può lavorare meglio, non è disturbato dalla frenetica attività della veglia, per lui non ci sono né tempo né spazio, non esiste né passato né avvenire, né è condizionato dalla materia. Per questo motivo può risolverci problemi difficili, farci ricordare cose ormai del tutto dimenticate, aiutarci a ritrovare oggetti smarriti a ispirarci.
“Quanti grandi artisti hanno trovato di notte l’ispirazione per dei capolavori, non solo, ma anche scienziati e ricercatori, senza magari quasi accorgersene, hanno saputo trovare la via giusta per la loro ricerca.