SCETTICISMO 1° PARTE : ILLUSIONISMO

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Parte di questa analisi era già stata pubblicata in precedenza sul ns. sito www.gustavorol.org, in rete sin dal 2000, sia nelle FAQ che nella sezione Contro gli scettici, ed è stata qui rielaborata, tratto da un articolo di Franco Rol 30 settembre 2019:

LE 10 PRINCIPALI FAKE NEWS DEGLI SCETTICI

1) Rol non ha mai accettato di incontrare esperti di illusionismo di mostrare loro i suoi esperimenti. Si è “esibito” sempre con persone incompetenti in trucchi

FALSO. Rol ha ricevuto a casa sua almeno 5 persone “competenti in trucchi”, tra cui due famosi professionisti, e solo a titolo amichevole, indipendentemente che si occupassero di illusionismo. Per Rol contavano infatti le persone, non le professioni. La testimonianza più importante è quella di Carlo Buffa di Perrero, perché ebbe modo insieme al padre di verificare in più occasioni l’autenticità degli esperimenti di Rol, sia a casa di Rol che a casa sua. Buffa di Perrero si occupa di turismo, ma sin da bambino ha la passione dei giochi di prestigio, che era anche quella del padre Ermanno Buffa di Perrero (1908-1982), pluridecorato per meriti bellici e civili, e direttore del Club Alpino Italiano. Le famiglie Rol e Buffa avevano occasione di incontrarsi frequentemente, o a Cavour, antica residenza dei conti di Perrero, o a Torino. E in tali occasioni, soprattutto negli anni ’60 e ’70 quando Carlo era giovane, Rol faceva i suoi esperimenti come di consueto, e Carlo tentava di scoprire il trucco, come ha raccontato più volte, senza mai trovarlo, in esperimenti molto facili da controllare. Durante una trasmissione televisiva sulla rete piemontese Telestudio (26/05/2004) ha affermato:

«Io ho visto da lui degli esperimenti. Li ho guardati con senso critico, perché cercavo di sorprenderlo credendo che facesse dei giochi di prestigio. (…) Posso confermare, testimoniare – ma veramente – che cosa ha fatto lui non aveva dei principi da giochi di prestigio. Questo è molto importante. Bisogna che i prestigiatori ammettano questa dote di Rol, non faceva degli imbrogli perché non manipolava le carte, non c’erano dei ‘passanti’, non c’erano degli strumenti che noi usiamo per fare i giochi di prestigio».

La sua testimonianza integrale può essere visionata qui: https://www.youtube.com/watch?v=kruS22sf4lQ I Buffa furono inoltre tra i promotori e fondatori del Circolo Amici della Magia di Torino, uno dei piú noti club di prestigiatori. Ermanno vi introdusse Elio De Grandi, che poi prenderà il nome d’arte Alexander, il quale negli anni ‘80 conoscerà G.A. Rol tramite Elda Rol (nonna materna dello scrivente, moglie dell’industriale e pilota Franco Rol (1908-1977), cugino (di qualche grado) e amico fraterno di Gustavo) all’epoca assidua giocatrice di bridge e promotrice di tornei. Anche Alexander in più occasioni ha parlato positivamente di Rol, sebbene a differenza dei Buffa abbia dichiarato di non aver assistito agli esperimenti. Ha però testimoniato direttamente un episodio di chiaroveggenza e ha conosciuto diverse persone degne di fiducia che gli hanno raccontato episodi così chiari dal punto di vista del loro svolgimento, da portarlo a propendere moderatamente per la autenticità della fenomenologia di Rol. La sua testimonianza integrale si trova qui: https://www.youtube.com/watch?v=ffyfeIUU-Hk alla quale si deve aggiungere un recente intervento in una trasmissione del 28/09/2019 su Rai 1 (ItaliaSì!) dove ha confermato la sua posizione precedente, escludendo nettamente che Rol potesse essersi servito di cold reading nel caso di chiaroveggenza summenzionato, sospendendo cautamente il giudizio su ciò di cui non è stato testimone e premettendo in modo chiaro: «Innanzitutto voglio dire che non è vero che non accoglieva illusionisti, perché lui m’ha accolto e sapeva chi fossi, io avevo appena finito “Domenica In”, quindi sapevan tutti chi fossi» L’altro illusionista professionista ad aver conosciuto Rol è Toni Binarelli, che fu invitato una sera a casa sua e assistette alla materializzazione di un acquerello senza riscontrare alcun tipo di manipolazione, dichiarando in una intervista: «Da lui sono stato una volta. (…) Da prestigiatore non mi sono spiegato ciò che ho visto. (…) è un esperimento che non saprei mai fare e che non sono riuscito spiegarmi». (Visto n. 13, 30/03/2007, p. 75 e sgg.)

Di Rol parla anche nel suo libro Quinta dimensione (2008, pp. 61-64). Infine, degna di nota in questo ambito la testimonianza del prof. Giuseppe Vercelli, psicologo, scrittore e prestigiatore amatoriale (docente di Psicologia del Lavoro a Torino, Psicologo dello sport della Federazione Italiana Sport Invernali e della Federazione Italiana Canoa e Kayak, oltre che Responsabile Scientifico del Centro Studi di Juventus University) il quale assistette ad alcuni esperimenti con le carte senza che Rol fosse da lui informato del suo hobby e che fosse socio del Circolo Amici della Magia. Vercelli ha dichiarato che Rol non toccava le carte, facendole maneggiare solo a lui, cosa che sarebbe impossibile per un prestigiatore:

«Per quanto riguarda gli esperimenti io non dissi mai a Rol che facevo parte del Circolo Amici della Magia di Torino.Mi dilettavo nella prestidigitazione. E lui faceva spesso degli esperimenti di carte. La cosa curiosa è che lui non toccava queste carte. E questo è assolutamente certo, anche perché io in quel momento avevo un occhio critico. Quindi la cosa che mi ricordo di più, che più era evidente, che mi sorprendeva, mi divertiva anche se non mi ponevo troppe domande nel momento era proprio che queste carte venivano spesso trovate girate al contrario, pur lui non toccandole, e io di questo sono assolutamente certo».

La sua testimonianza può essere vista qui: https://www.youtube.com/watch?v=ie7GDS2KsGg

Essa coincide con quella di altre decine di persone (incluso lo scrivente) che pur non conoscendo i trucchi degli illusionisti hanno la certezza dell’autenticità di questi esperimenti (che sono poi “solo” l’ABC della sua fenomenologia, per quanto sconcertanti) in primo luogo per tale motivo, tanto piú che molto spesso i mazzi venivano portati da loro ed erano ancora nuovi e sigillati, e in certi casi persino in luoghi distanti da Rol, che realizzava gli esperimenti per telefono (cosa facilitata dal fatto che chiunque ha in genere un mazzo di carte in casa). Come ha dichiarato Alexander, «se le condizioni riferite da decine di testimoni sono proprio quelle» (ovvero, Rol non toccava le carte), «allora nessun prestigiatore sarebbe in grado di riprodurre gli esperimenti di Rol». Questa è ciò che si chiama oggettività. E le condizioni erano «proprio quelle», come vedremo in un punto successivo. Qui segnaliamo ancora che l’esperto di mentalismo Aroldo Lattarulo, in una sua pubblicazione del 2016 (Indagine su Gustavo Rol) che riunisce due volumetti usciti in precedenza, analizza le pretese dei detrattori di spiegare la fenomenologia di Rol con l’illusionismo arrivando alla conclusione che vi siano troppi elementi che contraddicono questa ipotesi, propendendo invece a considerare Rol e le sue ragioni come autentiche. Si può aggiungere per concludere che da un punto di vista statistico, Rol ha ricevuto a casa sua piú persone “competenti in trucchi” di quante qualsiasi altra persona in media ne riceva, e che abbia avuto tra i suoi conoscenti piú persone competenti in trucchi di quante chiunque normalmente ne abbia.