AUGURI DOTTOR ROL!!!!

image_pdfimage_print

20 GIUGNO 1903

Auguri Dottor Rol, le confesso che quando ho letto su di lei la prima volta era un esperimento, una possibilità come amava definirla lei, eppure sentivo che non era importante l’esperimento in se, ho approfondito studiato e a dire il vero non essendo dotato o per meglio dire illuminato come lo era lei, ho cambiato prospettiva, si perché l’incauto che cerca di capire formule o segreti o procedure rimarrà a fissare il dito piuttosto che la luna. Perciò ho superato anche l’errore di cadere in uno scetticismo a priori o peggio ancora di scivolare in un fanatismo dottrinale e mi sono limitato a capire per quanto possibile cosa comunicavano le sue parole, criptiche, crude o sognanti e rammaricate ed ho trovato delle risposte a tante domande o dubbi che avevo sull’etica, la religione e la scienza. Le confesso che sto cercando di decifrare o per meglio dire di studiare una delle sue frasi più importanti che forse è passata inosservata, ma che a mio parere è una chiave per la soluzione di tanti enigmi, non mi riferisco alla tremenda legge che è stata già oltremodo trattata e spesso dissacrata senza capirne il significato e la portata, anzi le dirò la tremenda legge come gli esperimenti sono antefatti a ciò che suggerisce l’esperimento o l’accesso ad un “qualcosa” che potrebbe essere ben più sconcertante del potere che esse esprimono. Perciò le auguro un buon compleanno ovunque lei si trovi, di nuovo qui come uno dei “9” o semplicemente in uno stato della materia a noi non percepibile e grazie, grazie, come una supernova brillata in occidente mi auguro che tutti i frammenti sparsi che ci ha lasciato possano farci capire la portata della luce che era qui in questa dimensione.