ARTICOLI DI GIORNALE (1) : (13 marzo 1995) – Corriere della Sera

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Introduciamo una delle nuove categorie : “articoli di giornale”, per gettare uno sguardo su cosa venisse pubblicato sul Dottor Rol, quando era in vita, ma anche dopo. 

Da domani la gara per possedere i cimeli del grande sensitivo scomparso nel settembre scorso. All’asta a Palazzo Broggi le cose “magiche” di Rol
Da domani la gara per possedere i cimeli del grande sensitivo scomparso nel settembre scorso.
Chissà se i mobili e gli oggetti di Gustavo Adolfo Rol, forse il piu’ gran mago nato in Italia dal Rinascimento in poi, conservano un po’ dei suoi poteri e della sua magnetica personalità , che ha affascinato personaggi famosi di questo dopoguerra, da Buzzati a Fellini, da Agnelli a Dogliotti? Senz’ altro ci contano i responsabili di Sotheby’ s, che domani (in due sessioni, alle 17 e alle 21) bandiranno all’ asta a Palazzo Broggi (via Broggi 19) il contenuto della sua residenza torinese affacciata sui giardini del Valentino, e frequentata da personalità del mondo dell’ arte, della cultura, dell’ esoterismo internazionale. I suoi straordinari, prodigiosi esperimenti (scrittura e lettura a distanza, materializzazione di oggetti, chiaroveggenza, ubiquità , colloqui con entità sovrannaturali che lui definiva “spiriti intelligenti”) sono passati alla leggenda. E anche se la casa d’ aste specifica che nessun oggetto in vendita ha di per sé contenuto “magico”, a parte una curiosa “lanterna magica” in metallo (lotto 58, valore dalle 600 mila lire al milione), non c’ è dubbio che i cultori dell’ esoterismo non rinunceranno a mettersi in casa qualcuno degli oggetti appartenuti a Rol, che e’ morto a 91 anni nel settembre scorso, nella speranza che la sua energia positiva riverberi dalle poltrone piemontesi del 1700, dalle consolle veneziane sostenute da mori inginocchiati, dai papiers peints, dalle porcellane, dalle nature morte di Rapous e dai paesaggi di Cignaroli, e soprattutto dalla grande scrivania Impero, in radica di noce, sulla quale, come documento ha un’ iscrizione sotto il piano, lavorò il padre di Rol, Vittorio, direttore della Banca Commerciale di Torino, e poi il figlio, che si definisce “cultore d’ arte e pittore musicista”. Rol, che nulla ha a che spartire con i sedicenti maghi che infestano oggi la Penisola, era infatti un uomo colto e raffinato: aveva due lauree, una in biologia medica, l’ altra in scienze commerciali, era un profondo conoscitore d’ arte e antiquariato e un bravo pittore di maniera. I suoi arredi, gli oggetti che gli sono appartenuti, testimoniano il suo gusto raffinato, da grande signore di una volta: come in ogni casa borghese, sedimentata nel tempo, ci sono cose belle e altre meno belle, oggetti preziosi (fino a 150 milioni) altri di poco conto. Ma, diceva Rol, anche le cose hanno uno spirito.
Kasam Viviana
Pagina 45
(13 marzo 1995) – Corriere della Sera