ANIMA-SPIRITO E 9 INIZIATI (SECONDA PARTE)

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COMMENTI ALLA TRASCRIZIONE PRECEDENTE
 
 
Il concetto di fantasia ed immaginazione è un concetto potente, forse più di quel che possa sembrare dal punto di vista etimologico. Nel caso di Rol (lo ritroveremo più avanti anche nei viaggi nel tempo) l’immaginazione è intesa come un pensiero che “costruisce, in un suo enunciato, parlando del pensiero esprimeva un concetto “gemello”, cioè che il pensiero è un arma potente è una freccia che indica una direzione. Così  in questo dialogo si evince come condizione aggiuntiva che in alcuni esperimenti lui poteva esser “aiutato”  dal pensiero, dall’immaginazione di tutti i partecipanti. La “fede” nel risultato, intesa come fiducia che un evento possa realizzarsi era un elemento che poteva essere considerato un supporto alla condizione creata da Rol negli esperimenti, il concetto di “fede” nel risultato è in parte stato trattato anche da Pitigrilli quando cerca di spiegare le possibilità di Rol . Ripeto condizione aggiuntiva, non necessaria o sufficiente per la riuscita dell’esperimento (perché Rol non aveva bisogno delle energie di altri per manifestare le sue possibilità). Questo aspetto è stato trattato in maniera superficiale da alcuni parapsicologi che hanno cercato di spiegare invano il meccanismo alla base delle possibilità, ma in un altro dialogo ci viene data forse una spiegazione più chiara ovvero, che Rol canalizzava le energie del pensiero di tutti i partecipanti  (cit. ..”si ma io le catalizzo…”). La collusione con la fisica quantistica ritorna, perché?  Anche girare una carta, non è che io giri con la volontà la carta o che la carta si giri, il fatto avviene con la concomitanza del pensiero di tutti”. E ancora “La carta si forma nel momento in cui lui la individua”. La fisica quantistica che è già il futuro…, collide con Rol e viceversa, questo accade senza necessariamente dover affermare che Rol era un fisico quantistico o che i quanti stanno alla base delle possibilità di Rol, c’è parentela, affinità, ma li separa ciò che non può essere analizzato perché non è stato ancora individuato e misurato : lo spirito.
Ritorna in questo dialogo anche il concetto di antitesi, seppur con un piccolo accenno, elemento già trattato con maggior enfasi invece con Giuditta Dembech, dove attraverso l’antitesi cercava di spiegare che era necessaria in tutto, sulla terra come in altre dimensioni, lo spirito che ha bisogno di estrinsecarsi e purificarsi per essere libero dall’antitesi, il diavolo, il demonio, accettando le prove della vita. L’antitesi come condizione necessaria la ritroviamo anche nella vita di tutti giorni, anche nell’esempio più semplice di un gessetto bianco su una lavagna nera. Questo mi riporta ad una considerazione, che Rol non credesse nel purgatorio in termini teologici, in quanto le prove che un anima accetta mediante lo spirito in una o più vite si “scontano” qui,  ….cit. “le dure prove della vita” e  quindi quasi a dire che il purgatorio è la nostra vita. E l’inferno ? parla anche di questo… ascoltiamo le parole finali del video , che sebbene non “pulitissime” dal punto di vista sonoro….
Altra considerazione importante è l’anima che ritorna concettualmente, senza contraddizioni…, l’anima la ritroviamo dopo diverse vite. Ci ho pensato e lungi da me da arrivare a conclusioni azzardate, mi sono chiesto… perché tanto clamore attorno il concetto di reincarnazione? Perché discutere il termine di reincarzionista in un certo modo o trovare delle storture lessicali che facciano capire o intendere……insomma ci si perde facilmente. Fermiamoci un attimo…cos’è l’anima? Il soffio divino biblico, l’energia fatta di luce, della stessa essenza di Dio, cos’è lo spirito ? Lo spirito  è il mezzo attraverso il quale l’anima diventa umana , ma così come l’anima è una parte della creazione, così lo è anche lo spirito, infatti : “l’uomo è una trinità, l’uomo è anima, ossia una parte della creazione… una parte della creazione; l’uomo è spirito, che è la parte della creazione rivelata ad usum delphini, ad uso degli altri che gli dà il modo di poter essere considerato umanamente, come Cristo se non fosse stato uomo, non l’avremmo capito, ci avrebbe terrorizzato”. Quindi.. lo spirito e l’anima sono entrambi una parte della creazione, la più importante, lo spirito è quella fiamma che arde nel corpo e permette di materializzare (passatemi il termine) l’anima,  poi lo spirito come una fiammella si spegnerà ..quando? “Allora lo spirito è immortale. Immortale… che cosa vuole dire? che non ha un limite di mortalità come nel corpo; ma ha la sua mortalità. Come? Finché sia percepibile,  Questa percezione, serve a qualcosa? Sì, serve a tener legato  il loro spirito  “spirito intelligente”
Quando questo spirito cessa di avere una ragione per avere ancora un attributo sulla Terra, sempre parlando del nostro pianeta, cosa diventa? Si estingue come spirito, e rimane pura anima. Ma l’anima c’è sempre stata, il passaggio a spirito è durato finché il fuoco è stato alimentato come una fiammella di una lampada, finché c’è stato olio nella lampada, e morirà come è morto il fuoco, ma l’anima sopravvive.
La confusione che potrebbe sorgere è considerare come la stessa cosa lo spirito intelligente e lo spirito immortale, cioè lo spirito intelligente (terreno) si estingue quando non ha più la sua funzione sulla terra , lo spirito in se è una parte della creazione come l’anima pertanto è immortale e si ricongiunge all’anima … Quando noi svaniremo come entità utili per la Terra, di necessità, e che hanno ancora da fare sulla Terra, e diventeremo anime……
Quindi quando parla dello spirito che si estingue e rimane pura anima o diventa anima, si capisce, o sono io che interpreto, fate voi… che lo spirito in sé è una componente dell’anima stessa, ogni anima appartiene all’assoluto che è Dio, che è padre, le anime sono figlie e lo spirito che è l’energia vitale che anima il corpo : la trinità. “Che l’anima la troviamo poi dopo parecchie, svariate vite… in altri luoghi, vite di perfezionamento, e di questo ne ho la certezza. Quante siano non lo so”.  Chi Ritrova dopo diverse vite? Se non la parte della creazione (lo spirito immortale) impegnata in varie vite di perfezionamento assumendo nuove “vesti” e qualificandosi come spirito intelligenti di Tizio ..Caio.. ecc. Pertanto non è lo spirito intelligente ad esempio di Pitigrilli ad iniziare una nuova vita di perfezionamento, ma sarà l’anima che utilizzerà il suo spirito immortale per alimentare un altro corpo dando vita ad un altro spirito intelligente (terreno) che cercherà di riparare agli errori compiuti precedentemente, è un’altra vita , un nuovo corpo, un nuovo spirito intelligente. (citazioni tratte dai file audio allegati al “simbolismo di Rol” di Franco Rol)
Per confutare vi lascio le parole dette alla Dembech :
R : Io, Rol, ritengo che se non ci sentiamo idonei accettiamo unaltra vita che non è una reincarnazione, è un altra vita, ma è sempre lo stesso spirito, lo capisci? E sempre lo stesso spirito.
G: … che assume un nome diverso e un corpo diverso per rimediare le prove che non ha superato…
R: Certo, che non ha superato, si. Ma bisogna dirlo così, ecco, non nella forma di reincarnazione  come  lo  dicono  gli  orientali.
Allora, lo spirito di Giuditta ha scelto di vivere. Da come sopporta la vita, con le sue amarezze, tribolazioni, difficoltà, arricchisce o meno, rende più o meno possibile il riconoscimento, la realizzazione del proprio spirito  immortale.
Un ateo che muore con il cuore puro va subito nell’eternità e conosce il suo spirito immortale. Lo arricchisce talmente…
Vi sentireste ora ancora in forze per parlare di reincarnazione? Se accettate questa mia considerazione a metà tra personale e deduttiva, credo che troverete pace per questo annoso dubbio su che cosa intendesse Rol.

 

Veniamo alla conclusione … volendo giocare al detective buono però… mi piacerebbe esclamare: Ci sono!!!!!!!! …Rol era uno dei 9 iniziati….
·     La funzione di questi Nove Iniziati… interessa?.., comporta un dominio sulla materia della Terra distribuito in nove parti. Può avvenire nel corso del secolo che uno dei Nove Iniziati muoia, essendo uomo. È soggetto quindi alla morte. Allora, l’Iniziato immediatamente prima di un numero… Qualche volta un iniziato ha tre o quattro numeri da soddisfare, dico soddisfare per dirlo in parole umane, ma non sono parole umane, non so come definirlo. Capisce? Lei capisce cosa voglio dire? È difficilissimo da spiegare questa cosa».
·      ma se io fossi un Iniziato, non avrei nessun messaggio da lasciare… Ho una funzione. È quella di vivificare negli altri, attraverso le cose che faccio, lo spirito altrui e di dare coscienza dell’esistenza di uno spirito, ossia annullare il terrore della morte, innalzare la grazia, il senso della grazia, la bontà, portare l’individuo al Vero, o se diciamo una parola stupida, rivelare Dio, una parola stupida: rivelare Dio. Però per noi umani può già significare qualche cosa».
·    Vuole che le dica una cosa? Io non lo sono, non sono un Iniziato (però dopo…) Perché io so che certe cose non devo farle, e voi viceversa potete anche compiere degli errori, in buona fede. Io non posso compiere degli errori in buona fede, ho la coscienza di tutti gli errori e c’ho la coscienza del peso morale dei miei errori… Ed è per questo che io dico sempre alle persone, va bene? che cerco di legarmi, agli amici più cari, dico sempre: “Non consentitemi più di tornare sulla Terra, fate qualcosa, aiutatemi, che non debba più tornare”, ossia che io non debba più avere una funzione. (citazioni tratte dai file audio allegati al “simbolismo di Rol” di Franco Rol)
Si!… come detective non valgo nulla…però… ditemi .. a parte le negazioni per me necessarie …. Dopo aver letto i punti sopra riassunti è solo una mia impressione o sembrano perfettamente calzanti con la sua funzione? In particolare l’ultima dove chiede di non averne più una per dover ritornare, ma non come nuova vita di perfezionamento, ma come uno dei  9.
SCRIVE TALAMONTI IN GENTE DI FRONTIERA : Una volta è stato chiesto a Rol quante persone, a suo avviso, disponevano di capacità analoghe alle sue, nel mondo. La risposta, atta più a far sorgere curiosità che a estinguerle, è stata: « Siamo in nove» !!!!!!!!
Pier Lorenzo Rappelli: «Mi aveva spiegato che ci sono in permanenza sulla terra delle persone che rappresentano, che incarnano la forza, l’energia, il simbolismo dei numeri, e che quindi ci sono nove persone, ognuno dei quali ha una missione particolare da compiere, e che quando una di queste persone muore un’altra persona viene a prendere il suo posto e così di seguito. Quindi lui diceva di essere il numero 5 e per un certo periodo di tempo è stato – nel periodo di “vacanza” del numero 6 – ha rappresentato anche il numero 6. Ora, quale fosse questa missione, quale fosse il compito o le competenze di questi numeri, lo ignoro totalmente». Un decennio più tardi diceva la stessa cosa a Maria Luisa Giordano: «Ora sono anche il numero 6….».
Sapete perché a me piace pensarlo?… semplice.. perché…
“Perché attualmente, ogni cento anni, i nove ci son di nuovo tutti. All’anno 1 del secolo son di nuovo tutti bell’e pronti, e che nel corso di un secolo son morti tutti, capisce? Sono tutti quanti morti, come uomini. Che vengano adesso che c’è tre miliardi o quando c’era soltanto…».” 
“È come è nata l’iniziazione, è come è nata l’iniziazione. Capisce? Se un giorno sulla terra ci saranno cinquanta miliardi di uomini, gli Iniziati saranno sempre nove, è questo che volevo dire”
 

Come diceva Rol ho usato la fantasia di un bimbo o l’immaginazione dell’uomo cosciente? Mi piace pensare che lui è di nuovo qui , non so con quale numero, in quale parte del mondo ma lui potrebbe essere qui!!! 

Arrivederci al prossimo post!!!