SPIRITO INTELLIGENTE (SECONDA PARTE)

 

Per quanto riguarda invece la ratio delle possibilità, la loro fruibilità e la non riproducibilità a comando, Rol spiega: Fin da giovanissimo mi sentii portato ad un’osservazione profonda di ogni cosa, anche delle più insignificanti, trovandomi così a meditare su di esse, forse nell’istintiva ricerca del rapporto fra gli avvenimenti ed i fattori che li compongono e dei legami che intercorrono fra cosa e cosa proprio come le fibre dello stesso tessuto. Mi trovai così a conseguire un’abitudine mentale ove l’intuizione ed il ragionamento collaborano in stretta armonia nella ricerca di quella verità Unitaria alla quale mi sembrano tendere, in nobilissima gara, l’Etica, la Politica, le Arti e tutte le scienze in genere. Era quindi inevitabile che io mi spingessi oltre le norme consuetudinarie del vivere e mi adoperassi per una necessità inderogabile ad agevolare il mio cammino con mezzi che Lei definirebbe paranormali, mentre io li considero di natura strettamente ortodossa. Non esiste quindi un mio “incontro” col PN, termine che mi suona estraneo, in quanto io ritengo che a chiunque segua la strada da me percorsa vengano offerte le mie stesse possibilità. (…). Di qui il sorgere di facoltà delle quali mi è dato disporre solamente quando pervengo a riconoscerne la reale natura, per accoglierle allora con responsabile consapevolezza e coscienza. A questo punto mi si rimprovera di non ripetere a richiesta gli “esperimenti” che avvengono con me, ma io non ho mai programmato simili fenomeni dei quali io stesso mi stupisco non sentendomene l’artefice. L’unico mio conforto, in tanta solitudine, è quello di poterli utilizzare, a titolo assolutamente gratuito, per il bene del mio prossimo, ben sapendo, nell’istinto della mia coscienza, quale sia la loro ragione di essere e quale il loro valore etico e morale. I vari fenomeni a livello apparentemente fisico non sono che mezzi di convincimento che mi viene da improvvisare in un’esaltazione che sovente mi lascia commosso e me ne fa sentire indegno. E’ proprio qui che vorrei che una Scienza intervenisse a illuminare e ad appoggiare la mia aspirazione di contribuire ad indicare quelle vette, sempre più’ alte, riservate alla Creatura Umana quando sappia identificarsi nel proprio «spirito intelligente». E’ così che ho sperato che fosse proprio la Scienza ad aiutarmi a riconoscere e codificare queste mie sensazioni che sono certo ogni uomo possiede, e sarà la Scienza stessa a rivelare queste facoltà e promuoverle in tutti gli uomini.  ( lettere di risposta  Al questionario di Di Simone di cui una pubblicata nel libro “Io sono la grondaia…”:  e riportata anche da Franco Rol : Il simbolismo di Rol pag.133)

Insomma, Gustavo si accorgeva di agire quasi «sotto l’impulso di un ordine ignoto», come disse Goethe. Di certo era estremamente difficile spiegare con semplici parole come e perché quei meravigliosi fenomeni potessero accadere. Primo ostacolo», aveva confidato a Renzo Allegri, autore di due libri incentrati proprio sul sensitivo torinese, è la fretta di chi vuole sapere e ottenere cose spesso assurde scavalcando ogni forma di iniziazione, che in realtà non è altro che un tirocinio paziente e perseverante, sovente sino al dubbio e alla sfiducia. Poi occorre escludere qualsiasi pratica magica e di occultismo. La nostra disponibilità deve essere ben conscia che tutto ciò che fa parte delle prerogative umane va ottenuto con mezzi perfettamente naturali, quindi normali. Per fare ciò è necessario possedere una fede e una speranza assoluta in Dio in quanto, come spiegava Rol, anche coloro che non credono in Dio possono avere una fiducia incrollabile. Intanto Dio, essendo dappertutto, è presente anche in chi non crede in lui. Ma se pure ammettessimo che Dio non esista, nessuno saprebbe sottrarsi alle armoniche leggi che regolano l’universo e respingere i doni che gliene provengono. ( Libro di Maurizio Ternavasio pag.189)

Tutte le volte che ho voluto pensare a una persona tanto da farmi da lui percepire, ho sempre fatto fiasco. Così da tempo ho concluso, almeno per quanto mi concerne, che l’influenza telepatica esiste, ma è puramente casuale e sorge spontaneamente dalle forze ignote che ogni individuo possiede. ( Libro di Maurizio Ternavasio pag.196)