POSSIBILITA’: PRESENZE

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Presenze

Franca Pinto:

«In un’altra serata, a casa mia, mentre si chiacchierava nel salone, cominciammo a sentire come un calpestio, ma non c’era nessun segno evidente di qualcuno che lo provocasse, e Rol era seduto sulla poltrona, ben visibile a tutti, in piena luce. lo allora gli dico: “Gustavo, non senti questo rumore?” e Rol: “È un bambino che corre”. Voleva dire cioè che uno “spirito intelligente” di un bambino stava correndo per il salone».

Mario Pincherle:

«Eravamo in cinque, compreso Gustavo Rol, ma a poca distanza da noi vi era un’altra poltrona nuova e troneggiante. Mi sembrò di intuire una strana presenza, come uno scricchiolio, e mi voltai verso quei seggio. Poi, chissà perché, dissi: “Ecco, Rol, ora possiamo cominciare. Siamo al completo!”

“Ah! Anche tu hai avvertito?… Mi fa piacere.. .Ne sono felice. Quanta armonia! Che serata straordinaria!” Rol era raggiante».

Maria Luisa Giordano:

«Era il giugno 1981, l’attrice Valentina Cortese stava interpretando a Torino, per la televisione, il molo di Sarah Bernard. (…). Una sera Gustavo (…) fece scegliere a Valentina un foglio bianco, le chiese di piegarlo in quattro e di infilarselo nel reggiseno. Abbassammo le luci, lasciando accese solo le applique laterali. Dopo che Rol ebbe ripetuto la solita frase propiziatoria: “Je suis le numero cinq, je suis le numero cinq”, sentimmo dei passettini leggeri sui pavimento, qualche crepitio dei mobili e spifferi d’aria fredda. Gustavo s’illuminò in viso, sorridendo compiaciuto, fece un inchino e incominciò a parlare con qualcuno che noi non riuscimmo a vedere né a sentire. Ci sussurrò sottovoce: “È lei, é lei, la grande Sarah Bernard che desidera far avere un messaggio a Valentina”. Poi prese il suo lapis di bambù e iniziò a scrivere freneticamente nell’aria: il viso alterato nello sforzo. Atta fine disse: “È fatta, é fatta!” Si rivolse quindi di nuovo alla Bernard ringraziandola per averci onorato della sua presenza e salutandola. Sentimmo dei passi leggeri che si allontanavano. Riaccendemmo il lampadario centrale e Valentina ebbe il permesso di aprire i1 foglio che aveva su di sé. in esso si era formato un lungo scritto in cui l’attrice Sarah Bernard si congratulava e dava dei consigli a Valentina Cortese per l’interpretazione dei suo personaggio. Tutti eravamo commossi, Valentina abbracciò Gustavo con slancio, dicendo di aver provato una sensazione stranissima e indescrivibile nel percepire che, durante l’esperimento, il foglio che teneva a contatto con la pelle vibrava, sembrava che lievitasse».

TRATTO DALL’UOMO DELL’IMPOSSIBILE di Franco Rol